Quanta Anidride Carbonica produce UNIMORE nel suo complesso?

E quanta per ogni docente/tecnico/studente?

Per rispondere a questa domanda dal 2015 è attivo il calcolo della carboon footprint di Ateneo, per tenere monitorati consumi ed emissioni e migliorare sempre la nostra Sostenibilità Ambientale.

Che cos’è la Carbon Footprint?

La “Carbon Footprint” è la quantità di gas serra emessi. Nell’ambito del Gruppo di Lavoro RUS “Cambiamenti climatici”, diverse università italiane si sono poste come obiettivo la stima delle emissioni di gas serra in modo da valutare l’impatto ambientale delle loro attività e proporre piani di riduzione e mitigazione delle emissioni stesse. Per fare ciò è necessario calcolare due tipologie di emissioni: dirette ed indirette. Il GHG Protocol e la norma UNI EN ISO 14064-1 suggeriscono di definire 3 diversi ambiti relativi a emissioni di diverso tipo:

  • Scope 1: tiene conto di tutte le emissioni dirette. Appartengono a questa classe le emissioni legate al riscaldamento dei locali o quelle provocate dai veicoli di proprietà dell’organizzazione;
  • Scope 2: appartengono a questa categoria le emissioni di GHG dovute all’elettricità acquistata e consumata dall’organizzazione, al vapore e altri fluidi vettori (caldi o freddi) acquistati. Di fatto sono delle emissioni indirette poiché sono provocate da attività svolte dall’organizzazione considerata ma che non si verificano nei locali o edifici dell’organizzazione stessa;
  • Scope 3: conteggia tutte le altre emissioni indirette, ad es. le emissioni legate alla mobilità dei dipendenti, le emissioni relative alla gestione dei rifiuti, ecc.

Le organizzazioni sono obbligate a rendicontare le emissioni relative a Scope 1 e Scope 2, mentre quelle relative a Scope 3 sono facoltative.

Cosa abbiamo utilizzato per calcolarla?

Per calcolare la Carbon Footprint di UNIMORE sono stati seguiti i seguenti step:

  1. Identificazione delle fonti di emissione:
    1. Combustioni stazionarie, legate alle attività di combustione dovute ad attrezzature fisse come caldaie, forni, bruciatori, inceneritori, ecc.;
    2. Combustioni mobili,legate ai mezzi di trasporto (automobili, camion, traghetti, treni, ecc.);
    3. Emissioni di processo;
    4. Emissioni fuggitive, legate a rilasci di GHG che si possono verificare a causa di perdite in prossimità di giunti e guarnizioni, torri di raffreddamento, impianti di trattamento acque reflue, ecc..
  2. Divisione nei tre Scope delle fonti di emissione;
  3. Selezione di un approccio di calcolo delle emissioni: l’approccio più comune per il calcolo delle emissioni di gas serra prevede l’applicazione di appositi fattori di emissione.

Ed ecco i risultati!

Per UNIMORE la Carbon Footprint è stata calcolata a partire dall’anno 2015 utilizzando i fattori di emissione definiti per il ranking internazionale Green Metric.

*Per gli anni 2015, 2016 e 2017 sono stati mantenuti i medesimi valori per le emissioni dovute allo Scope 3 poiché ricavati dal questionario annuale 2017 per gli studenti e 2016 per personale strutturato. A seguire il questionario è stato somministrato annualmente.

**i valori degli anni 2020 e 2021 risentono pesantemente del periodo di pandemia, con il contributo della mobilità ridotto quasi a zero. Inoltre, dal 2020 sono state inserite come misura di compensazione della CO2, le Garanzie di Origine dell’Energia, ossia certificati che l’Ateneo acquista per attestare la provenienza da fonti rinnovabili dell’energia utilizzata.