Bandita da UNIMORE la seconda edizione dei premi per tesi di laurea magistrali in Ingegneria Civile e Ambientale sui temi della Tutela dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile in memoria del Dott. Marcello Fiorentini.


L’iniziativa, fortemente voluta dalla famiglia di Marcello assieme agli amici ed ex-colleghi ed in collaborazione con UNIMORE, ne mantiene vivo il ricordo e permette di dare seguito al suo impegno nella soluzione delle problematiche legate al territorio locale, a cui Marcello era profondamente legato.

Bocca Alta di Vallesinella 2948 m slm, Dolomiti di Brenta

L’iniziativa

Marcello amava la montagna. La montagna era la sua grande passione, la frequentava e la viveva sotto molteplici aspetti. Nonostante fosse un esperto, un evento tragico e imponderabile lo ha tradito. In una gelida giornata invernale, il 13 febbraio 2021, le nostre amate montagne si sono prese Marcello mentre era in escursione sul monte Giovo, lì in quell’ambiente che amava, lì in quell’ambiente che rispettava.
Marcello si era laureato con lode in Ingegneria Ambientale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, e sempre qui, dopo aver conseguito il dottorato di ricerca, si era occupato per diversi anni di studi nell’ambito dell’ingegneria idraulica. Alcuni dei suoi studi sono a tutt’oggi utilizzati come strumento per comprendere la vulnerabilità idraulica del territorio modenese.

I premi verranno assegnati a brillanti studenti che, come Marcello, hanno deciso di accendere la luce sul patrimonio che hanno vicino casa, evidenziandone le fragilità, ma avendo lo spirito di rimboccarsi le maniche per trovare giorno dopo giorno soluzioni efficienti e sostenibili.

Marcello sarebbe molto orgoglioso di sapere che grazie a questa iniziativa sarà possibile continuare a fare quello che probabilmente gli veniva più naturale: sostenere ed aiutare gli altri.

I premi saranno banditi di anno in anno, previa disponibilità di risorse, sotto forma di borse di studio, a partire dall’anno accademico 2021/2022.
Privati ed aziende possono donare cifre in denaro a sostegno dell’iniziativa.

Clicca qui per effettuare una donazione per sostenere il progetto


Il Premio di Laurea

I Premi di Laurea istituiti in memoria di Marcello verranno assegnati alle tesi particolarmente meritevoli con le seguenti caratteristiche:
– Laurea Magistrale in Ingegneria Civile-Ambientale conseguita presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia;
– Conseguimento della Laurea in data non superiore a un anno solare alla data di scadenza del bando di ammissione;
– Tesi di Laurea su temi riguardanti l’ambiente e la sostenibilità ambientale finalizzati ad individuare soluzioni alle problematiche legate al territorio locale, ad esempio la sua tutela, il dissesto idrogeologico, la riqualificazione ambientale, la prevenzione dei rischi, il cambiamento climatico, l’efficientamento energetico, etc.

Per la descrizione dei requisiti completi per l’assegnazione del Premio fare click qui per scaricare il bando completo, il modulo di domanda e la liberatoria per il trattamento dei dati personali.

M Chi era

Marcello era nato a Lama Mocogno nel 1987 e, fin da giovane, aveva sempre fatto parlare di sé per le sue doti di alto livello e non comuni.

Marcello aveva studiato Ingegneria Ambientale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Nel 2009, conseguì, con il massimo dei voti, la Laurea Triennale con una tesi dal titolo “Studio del funzionamento idraulico delle casse di espansione del Torrente Crostolo” e successivamente, nel 2011, la Laurea Magistrale in Ingegneria per la Sostenibilità Ambientale, anch’essa con lode, discutendo la tesi “Descrizione numerica del funzionamento dei serbatoi per il controllo delle piene”.

Pietra di Bismantova 1041 m slm, Appennino Reggiano

La passione per la programmazione e per le tematiche legate all’ingegneria idraulica lo portarono ad intraprendere il percorso formativo del dottorato di ricerca. Durante questo periodo, si occupò di programmazione in FORTRAN, Matlab e Python per lo sviluppo di modelli matematici e numerici per l’idraulica e l’idrologia di sistemi complessi. Inizialmente, pose la sua attenzione sulla modellazione del funzionamento dei serbatoi per la laminazione delle onde di piena e sulla modellazione delle interazioni tra acque superficiali e sotterranee. Il dottorato di ricerca gli diede l’opportunità di approfondire i propri studi all’estero a Québec City, Canada, presso l’Institut National de la Recherche Scientifique, Centre Eau Terre et Environnement (INRS-ETE). In questo periodo, contribuì allo sviluppo di CATHY, un modello idrologico distribuito fisicamente basato. In particolare, focalizzò la propria attenzione allo studio delle interazioni tra acque superficiali e sotterranee e all’utilizzo del modello per lo studio dei cambiamenti climatici.

Nel 2015, ottenne il titolo di Dottore di Ricerca discutendo la tesi “Robust numerical modeling of surface-subsurface flow interactions in complex drainage basins”. In seguito, proseguì i suoi studi scientifici come assegnista di ricerca, fino al 2016, continuando a sviluppare dei modelli idrologici dettagliati per la protezione idraulica del territorio e la gestione delle risorse idriche. Alcuni dei suoi studi sono a tutt’oggi utilizzati come strumento per comprendere la vulnerabilità idraulica del nostro territorio. Marcello ha spesso collaborato attivamente coadiuvando il lavoro della Protezione Civile durante diversi episodi di esondazione dei nostri fiumi modenesi, alcuni dei quali meritano sicuramente di essere ricordati.
Nel 2014, durante la rotta del fiume Secchia, si trovava in Canada. In quell’occasione, “giocava” con il fuso orario per proseguire il suo lavoro di ricerca per il dottorato e, contemporaneamente, contribuire alla gestione dell’emergenza idraulica, applicando i modelli idrologici che aveva sviluppato in precedenza per la previsione e ricostruzione dell’evento in corso.
L’analisi statistica delle serie storiche dei dati idro-meteorologici del bacino idrografico del fiume Panaro, che sviluppò durante gli anni del dottorato, è stata utilizzata sia per elaborare i piani di gestione della cassa di espansione, sia per definire i diversi interventi di sistemazione dell’asta fluviale nel suo tratto di pianura. Questa analisi ha inoltre costituito la base di partenza per la ricostruzione dei fenomeni che hanno portato alla rotta del fiume Panaro nel dicembre 2020. Proprio in questa occasione, anche se la Vita lo aveva portato ad altre esperienze lavorative, Marcello ha fornito il suo ultimo contributo completamente gratuito. Interpretando con occhio esperto l’evoluzione dell’onda di esondazione nella pianura tra Nonantola e Ravarino, la mattina dell’8 dicembre 2020, ha infatti prodotto una documentazione fotografica di rilievo, corredata da informazioni fondamentali.

Nonostante si fosse trasferito per lavoro nella pianura modenese, in quanto ricopriva un importante incarico presso una grande azienda multinazionale, continuava con passione e costanza a svolgere i suoi compiti istituzionali. Infatti, nel 2019, nelle ultime elezioni per il Comune di Lama Mocogno era stato eletto Consigliere nella lista “La Scalinata”.  Il Sindaco, viste le sue competenze e la passione per la montagna, gli aveva attribuito la delega all’Ambiente e, insieme a un gruppo di volontari, stava contribuendo al tracciamento della rete sentieristica locale per redigere la nuova carta dei sentieri del territorio comunale.

Marcello è sempre stato appassionato dello sport e credeva nel modo di dire “mens sana in corpore sano” . Negli anni si era acceso in lui una particolare interesse per gli sport di montagna. La montagna era diventata la sua grande passione. La viveva e la frequentava assiduamente in ogni sua forma e nel massimo rispetto e cercava di prepararsi a fondo, sia fisicamente, sia mentalmente. La sua passione lo aveva portato prima a intraprendere numerose ascensioni nel nostro Appennino, e in seguito, ad ampliare i propri orizzonti sulle Alpi dove, tra le altre, aveva raggiunto la vetta del Gran Paradiso e per ben due volte aveva scalato le cime del Monte Rosa. Era sempre alla ricerca di nuovi stimoli, come quello di concatenare le 13 cime del Ortles-Cevedale, scalare le Torri del Vajolet e le Dolomiti di Brenta e più di tutte, la vetta conosciuta con il soprannome di Re delle Alpi, il Monte Bianco.


Marcello era una persona rara che donava agli altri molto più di quello che riceveva in cambio. Non si risparmiava mai, come testimoniato dal suo impegno in campo accademico, lavorativo e civico. Marcello aveva un cuore d’oro, una grande cultura e un’indole razionale, riflessiva e pacata.
Quello che colpiva maggiormente, era la straordinaria capacità di combinare l’acume e l’intelligenza innati, con una generosità e un’umiltà sincere, da renderlo semplicemente speciale. Marcello verrà sempre ricordato per la sua bontà e genuinità, per quel suo atteggiamento solare e positivo verso il mondo intero, per il suo attaccamento alla montagna e alla natura e, non ultimo, per il suo impegno sociale sia a livello comunitario, sia come disponibilità verso ogni singola persona. Marcello sapeva farsi amare.
Dietro a quel suo sorriso timido, si celava una persona straordinaria, altruista, disinteressata e convinta di poter contribuire allo sviluppo di un mondo migliore per tutti.

La famiglia di Marcello, i colleghi e amici ingegneri desiderano esprimere un sincero ringraziamento a tutti coloro che prenderanno parte alla donazione.

Corno alle Scale 1945 m slm, Appennino Bolognese